La coltivazione del girasole è fra le più consistenti in termini di quantità del nostro Paese, soprattutto nelle regioni centrali – è nelle Marche, in Toscana e in Umbria che questa coltura è maggiormente diffusa.
Prima di parlare di come si coltiva il girasole vogliamo fare un accenno più poetico e romantico che è inevitabile quando si parla di questa magnifica pianta.
Il girasole è una pianta bellissima, famosa per la sua caratteristica peculiare: i fiori e le foglie più giovani ruotano durante la giornata seguendo lo spostamento del sole per intercettarne i raggi. Se capita di passare nei pressi di un campo di girasoli in estate, magari a distanza di ore, è impossibile non notare questo movimento collettivo di tutti i fiori, che conferisce al campo un aspetto diverso nei diversi momenti della giornata.
Per non parlare poi dell’impatto che i campi di girasoli hanno alla vista: una macchia di colore vivido, luminoso, energetico e allegro, che è un piacere guardare e fotografare. In passato questo soggetto è stato più volte fissato su tela anche da celeberrimi pittori, attratti e ispirati da cotanta bellezza naturale – basti citare i famosi “Girasoli” di Van Gogh.
Chiudiamo adesso questa parentesi poetica e torniamo a noi, parlando della coltivazione del girasole.
L’ambiente ideale per coltivare il girasole
Il girasole non ha esigenze particolari, sia a livello di clima, infatti cresce bene più o meno in tutto il Paese, che di terreno. Diciamo, però, che non ama i terreni con un pH estremo e presenta una moderata tolleranza alla salinità.
Ci sono solamente due fattori fondamentali di cui non può fare a meno per la sua vita e la sua crescita ottimale: una forte luminosità e un periodo di secco alla fine del suo ciclo.
Il girasole è una pianta da rinnovo
Dopo il suo ciclo colturale, il girasole lascia il terreno in un’ottima condizione di fertilità per la coltura di altre piante, mentre esso stesso non può tornare su quel terreno prima di 3/5 anni.
La semina
Il periodo consigliato per la semina del girasole va dalla fine di marzo ai primi di aprile.
Il giusto quantitativo di seme è di 4/6 kg per ettaro, con una densità che è compresa tra 50000 e 70000 piante/ha.
L’irrigazione
Il girasole necessita di irrigazione per l’intero ciclo di coltivazione, anche se, di fatto, è in grado di sfruttare l’umidità degli strati profondi del terreno grazie al notevole sviluppo capillare delle sue radici.
Ma in ogni caso il girasole dà buone produzioni anche in limitata disponibilità di acqua, per questo è una delle piante da rinnovo più diffuse nel nostro Paese, anche in zone più secche e non irrigue.
La raccolta
Il momento ideale per la raccolta dei semi del girasole è tra la fine di agosto e l’inizio di settembre.